Ho assistito numerosissimi clienti in tutte le fasi che vanno dalla separazione al divorzio, conseguendo accordi soddisfacenti anche in caso di trattative complesse a livello patrimoniale.
Questo mi consente, oltre che di fornire un’assistenza legale di prim’ordine, anche di comprendere dinamiche e criticità che sono sottese al contesto in cui il procedimento nasce ed i suoi possibili risvolti sulla famiglia.
Quando il cliente si rivolge a me spesso è deluso e arrabbiato ed il risentimento gli impedisce di guardare oltre la rabbia del momento, per capire quale sia effettivamente la strada migliore da percorrere.
Si pensa al divorzio come alla fine dei rapporti con il coniuge, ma la verità è che nella maggior parte dei casi si avrà a che fare con quella persona ancora per molti anni.
Ritengo sia un mio dovere far riflettere il cliente sulle implicazioni future delle scelte che si faranno e consigliarlo nel migliore dei modi.
In generale le linee guida che propongo di seguire sono:
1- Preferire gli accordi bilaterali tra le parti, che possono portare più benefici sia a livello economico che relazionale.
2- Ricordarsi di operare nell’interesse dei figli minori, che spesso purtroppo divengono oggetto del contendere al pari di beni immobili e patrimoniali;
3- Adottare strategie razionali senza cedere al desiderio di rivalsa.
Considerate le numerose variabili in gioco vi invitiamo a prendere un appuntamento gratuito nel nostro studio di Bergamo per spiegarci la vostra situazione in modo da avere tutte le informazioni necessarie per stendere un preventivo su misura e ragionato.
Come per la separazione, a seconda che i coniugi siano d’accordo o in disaccordo sull’eventualità di divorziare e sulle modalità di regolamentazione dei rapporti tra di essi, si presentano due scenari differenti.
In caso di accordo, si aprono le porte del divorzio consensuale, che si può svolgere in tre diversi modi.
1) In Comune
Il Divorzio in comune può avvenire con o senza l’ausilio degli avvocati. È possibile solo in assenza di figli minori, di figli maggiorenni portatori di handicap grave e di figli maggiorenni non autosufficienti. Si può concordare un assegno di mantenimento a favore del coniuge economicamente più debole mentre non possono essere presi accordi riguardanti il patrimonio.
2) In Tribunale
Il Divorzio congiunto in Tribunale può essere presentato con il patrocinio obbligatorio di uno o più avvocati. In queste sede, si possono prendere accordi relativi a tutte le questioni cruciali riguardanti il divorzio dei due coniugi: assegno di mantenimento per il coniuge più debole, assegnazione della casa familiare, affidamento dei figli, assegno di mantenimento per la prole e questioni patrimoniali tra i coniugi.
3) Negoziazione assistita da Avvocati
Si può giungere alla cessazione degli effetti civili del matrimonio (concordatario) ovvero allo scioglimento del matrimonio (contratto in Comune) anche attraverso la procedura di negoziazione assistita da almeno un avvocato per parte. Con la negoziazione, oltre alla domanda di divorzio, ci si può accordare relativamente all’assegno di mantenimento per il coniuge più debole, all’assegnazione della casa familiare, all’affidamento dei figli, all’assegno di mantenimento per la prole e alle questioni patrimoniali tra i coniugi.
Qualora i coniugi non abbiano raggiunto alcun accordo sul divorzio ovvero sulle questioni concernenti i rapporti reciproci e/o relative alla prole (assegno di mantenimento per il coniuge più debole, assegnazione della casa familiare, affidamento dei figli, assegno di mantenimento per i figli e questioni patrimoniali tra i coniugi), si procede con il divorzio per via giudiziale. Sarà il Giudice ad esprimersi all’esito del procedimento giudiziario.